I - Sassi di Piero Gilardi, artista poliedrico ed eclettico, portano all'interno dello spazio domestico pietre di diverse dimensioni che diventano sedute o elementi decorativi bucolici. Esposti per la prima volta alla Triennale di Milano nel 1968,1 Sassi diventano uno dei simboli delle ispirazioni naturalistiche di Gufram e del concetto del “vero-finto” che si ritrova in molti dei suoi prodotti.
Le pietre, riprodotte fedelmente nell'estetica, perdono il loro peso e le caratteristiche a noi conosciute grazie all'uso di un materiale leggero corne il poliuretano. Un cortocircuito tattile che è parte intégrante délia filosofia Gufram.
II - sasso più grande, Sedilsasso, è un pouf che aggiunge all'estetica la funzione e alla funzione la finzione; le pietre più piccole invece, sono décorative e aiutano a ricreare uno scénario naturale e contemplativo anche al chiuso. Utilizzando il Guflac, la particolare vernice brevettata da Gufram che permette di pellificare il poliuretano mantenendone élasticité e morbidezza, i Sassi diventano iper-realistici pur essendo innocui in un gioco surreale tra realtà e finzione, tra naturale e artificiale, tra pesante e leggero.
Parte délia collezione permanente del MoMA, i Sassi di Gufram danno un nuovo significato all'evangelico “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.