Le pedate servono a rivestire la parte orizzontale di un gradino.
Esse possono essere di due tipi: piano naturale o piano artificiale, a loro volta suddivisi in altri sottogruppi.
1. Pedate piano naturale.
Si ottengono partendo da lastre di notevoli dimensioni, definite “lastre da sega”, aventi piano naturale di spacco di cava e scelte a seconda degli spessori -varianti di solito fra 3 cm e 7 cm.
Le parti in vista sono poi calibrate in tutta la lastra per una fascia di 5 cm, la restante parte della pedata potrà variare di più o meno 2 cm allo spessore richiesto.
Le coste possono essere:
1.a. Fresate. Le coste presentano gli spigoli (sia superiori che inferiori) leggermente smussati, sia per motivi di sicurezza che estetici.
1.b. A spacco o bugnate. Lo scalpellino asporta la parte segata e riporta in vista bugnandola la parte “viva” della pietra. Di notevole effetto estetico essa risulta comunque una lavorazione piuttosto rustica.
1.c. Fiammata o a spacco termico. Lo scalpellino asporta la parte fresata riportandone la superficie ad una condizione molto simile a quella naturale. È una finitura il cui uso va estendendosi sia per il contenuto estetico, sia per l’adattabilità a qualsiasi ambientazione.
1.d. Toro. La costa refilata viene arrontondata completamente oppure solo nella metà superiore della sezione della pedata. La superficie potrà essere lasciata solo segata, oppure fiammata, bocciardata, o infine levigata o lucidata. Di indubbio pregio estetico questa finitura risulta piuttosto costosa.
1.e. Alla cristiana (o scappellate). Sulla costa segata vengono inferte numerosissime incisioni superficiali, che ne caratterizzano la superficie.