Marianne Brandt progettò diverse lampade con Hans Przyrembel. Questa deve essere stata musica per le orecchie di Walter Gropius, perché le lampade potevano essere sfruttate economicamente per raccogliere fondi tanto necessari per la scuola Bauhaus. Gli artisti realizzarono le lampade nel loro laboratorio e le utilizzarono poi nei laboratori del Bauhaus. Un esempio particolare è la lampada a sospensione oggi nota come HMB 25/300, la cui altezza può essere regolata tramite un pendolo e un contrappeso. Il suo paralume emisferico è un chiaro riflesso dello stile caratteristico di Marianne Brandt.
TECNOLUMEN ha riprodotto le lampade a sospensione consultando i cataloghi con le dimensioni esatte e studiando due vecchi modelli, uno dei quali apparteneva all'Archivio Bauhaus di Berlino. I nostri studi hanno rivelato che sono stati utilizzati diversi materiali e accessori con dimensioni differenti. Ad esempio, il paralume era realizzato in alluminio, alpacca o lamiera di rame nichelata.
Abbiamo scelto la versione nichelata, perché l'alluminio non anodizzato perde rapidamente il suo fascino e l'alpacca non viene quasi più prodotta. Alcune lampade avevano un bordo inferiore flangiato per dare maggiore stabilità al paralume, perché il materiale non era molto spesso.
Le nuove lampade hanno il bordo tagliato dritto (come alcuni dei vecchi modelli) e la puleggia è stata ricostruita fedelmente come tutte le altre parti. L'attacco e il cavo nero rivestito sono le uniche parti che sono state modificate per adeguarsi alle esigenze moderne.
Entrambe le versioni (diametro dello schermo 300 mm e 500 mm) sono disponibili con e senza rullo di trazione, in alluminio lucidato e nichelato.
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