Nei flash-back compaiono le immagini di fiori esotici, di rose botaniche, di papaveri dai grandi petali. Delle tante città attraversate rimangono impresse nella mente le superfici degli edifici, percorse da ricami imperfetti, le scritte dai caratteri insoliti, le insegne dipinte. Dettagli del quotidiano, che calamitano lo sguardo. Perché, come ricorda Marcel Proust, “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”