In nessuna altra progettazione del suo è il fascino di Finn Juhl per surrealismo più evidente di nella sedia del pellicano. Da tutte le sue molte progettazioni, la sedia del pellicano era probabilmente quella ulteriore in anticipo sui tempi. Quando è stata presentata alla mostra della cooperativa delle mobiliere di Copenhaghen nel 1940, è stato fuori con la sue forma insolita e gambe robuste.
Finn Juhl ha nominato normalmente i suoi numeri della mobilia dopo l'anno in cui sono stati progettati, ma col passare del tempo il soprannome «pellicano» attaccato alla sedia. Molto pochi sono stati fabbricati e la sedia quasi è stata dimenticata finché non riscoprissimo e rilanciassimo la sedia nel 2001.
La forma morbida ed organica caratteristica è quasi come un corpo che tiene un corpo. Quando vi sedete, la sedia praticamente vi dà un abbraccio amichevole. Come molte delle progettazioni successive di Finn Juhl, la sedia offre parecchi modi comodi sedersi.
La sedia scultorea inserisce particolarmente bene senza cuciture nella maggior parte diin stile e dei impianti interni moderni con la Tabella del pellicano ed il suo parente prossimo, il poeta Sofa dal 1941.
La sedia del pellicano è prodotta in due versioni - con o senza i bottoni. È fabbricata con un cuscino e una tappezzeria cucita a mano in tessuto o cuoio. Le gambe sono disponibili in tek, in quercia, in noce ed in nero dipinti.
---