Sulla macro-dimensione della grande lastra di rivestimento ceramico a parete, le tessiture visive elaborate da Pepe assumono la configurazione, ipnotica e affascinante, di una miscela cromatica variegata ispirata a quella delle tradizionali carte marmorizzate.
Alcune delle soluzioni disegnate da Pepe prevedono la giustapposizione di due distinte grafiche lineari centrate rispetto alla geometria della lastra: la figura di un "blasone" - uno stemma simile ad uno scudo composito, che allude all'immaginario dell'araldica e la forma di una "clessidra", originata dalla contrapposizione di due triangoli isosceli.
Le soluzioni pensate a completamento della gamma hanno un tono differente: originate dal desiderio di "mettere in scena" un voluto contrasto con le ceramiche di rivestimento policromatiche, queste lastre sono connotate da un'assoluta neutralità di tinta che assume le frequenze grigie del cemento.
La collezione vuole creare una lotta, uno scontro. Tra un qualcosa di molto rigido che vuole essere molto impostato, e una variabile che è quella della carta marmorizzata, che vuole essere totalmente libera.
Federico Pepe