Il nome Haiku deriva dai brevi componimenti poetici giapponesi, storicamente composti da tre versi così come la collezione è composta da tre disegni diversi che si possono accostare tra loro per creare pattern differenti. La tridimensionalità gioca con la luce e muta con essa, per creare letture sempre nuove delle superfici. La collezione si ispira al lavoro di Carlo Scarpa e alla tridimensionalità ritmica delle sue architetture in cemento.