Sintetizzatori, cocktail, moda sottilmente cool e, da qualche parte nell’armadio, gli immancabili tailleur in tinte pastello e le giacche con spalline esagerate. È così che tutti ricordiamo gli anni Ottanta. Ed è questo il nostro primo pensiero quando sentiamo pronunciare il nome “Avalon”. Con questo progetto, ci siamo lanciati in un viaggio nel tempo, a cavallo fra storia antica e recente. Dalla modernità abbiamo attinto una visione ardita e risoluta – che, nel nostro vocabolario, è sinonimo di bellezza. E il tavolo che ne è scaturito, proprio come la canzone a cui si ispira, è tutto tranne che discreto e remissivo. La finitura blu Pacifico, invece, è un richiamo a un passato remoto e ad Avalon, la mitica inis witrin, l’isola di vetro. Qui cresceva rigogliosa una pianta dai toni bluastri da cui i guerrieri celti ricavavano una speciale tintura usata per dipingere i volti prima delle battaglie. Un’altra immagine potente, un’altra eccentrica fonte di ispirazione. La base del tavolino ricorda un’onda che fende lo spazio con stile e classe, mentre il vetro fumé evoca subito l’effetto delle pellicole Kodachrome degli anni Ottanta. Una rapsodia di design? No. Solo uno spassionato omaggio a un’era in cui alla creatività era concesso esplorare, osare, sfidare le convenzioni dell’eleganza e del fascino.
BASE: metallo brunito verniciato trasparente o verniciato RAL 1035 Pearl Beige.
PIANO: vetro temperato, curvato e martellato colore fumè o Pacific blue.